La visita al paziente ci consente, attraverso le conoscenze della fisiopatologia del sistema stomatognatico di realizzare un esame clinico funzionale, il quale diventa un importante strumento per poter fare diagnosi di problematiche clinico-mediche, in particolare della respirazione orale.
La respirazione naturalmente si attua attraverso il naso.
Viene definita respirazione orale una situazione patologica in cui il passaggio dell’aria avviene principalmente attraverso il cavo orale. Si possono distinguere:
Una respirazione orale obbligata, per la quale è possibile fare diagnosi di una vera e propria ostruzione naso – faringea determinata dalla presenza di un impedimento meccanico alla respirazione nasale (Ad Es. ipertrofia della tonsilla adenoidea e sue vegetazioni adenoidee)
Un secondo caso di respirazione orale è riconducibile a pazienti che respirano a bocca aperta per un alterato rapporto scheletrico della mascella con la mandibola.
L’aspetto tipico del paziente respiratore orale è definito in letteratura medica come “facies” adenoidea, caratterizzato da stasi venosa perioculare, incompetenza labiale, mascellare stretto.
La postura bassa della lingua e la deglutizione atipica sono due elementi costanti nel soggetto respiratore orale.
La sì distinzione tra un respiratore orale obbligato ed un respiratore orale abituale si rende chiaramente indispensabile prima di attuare qualsiasi terapia (ortognatodontica o otorina).
Pertanto sarà compito del pediatra, dell’otorino e dell’ortognatodonzista intercettare il piccolo paziente respiratore orale e fare una giusta diagnosi differenziale tra il respiratore orale obbligato e quello abituale.
In presenza di un paziente con un alterato rapporto scheletrico cranio-mandibolare, sarà necessario intraprendere una terapia ortognatodontica, di tipo ortopedico-funzionale, il cui obiettivo è il riequilibrio tra la funzione e le strutture ossee il cui rapporto risultava essere alterato.
Questo risultato spesso non coincide con un corretto allineamento dei denti.
L’obiettivo estetico sarà affrontato in una seconda fase di lavoro.
Il ripristino della respirazione realizzata attraverso il naso determina diversi affetti benefici:
Filtra l’aria da germi e batteri;
Umidifica e riscalda fino alla temperatura corporea l’aria inalata;
Aumenta l’ossigenazione del sangue del 20% rispetto alla respirazione orale;
Riduce la frequenza cardio-respiratoria